Mercoledì 22, concerto nella chiesa Gesù Divin Lavoratore, ore 20.30
Mysterium, Dalla culla alla croce
Opera di Mario Incudine ispirata agli ottocento anni compiuti dal Presepe vivente di San Francesco d’Assisi. Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Michele Nitti. Ingresso gratuito su prenotazione. Intanto gli studenti del Liceo artistico hanno interpretato tema e personaggi dell’opera su tela.

Dopo il debutto di martedì nella Chiesa di Santa Rita, mercoledì 22 marzo nella Chiesa Gesù Divin Lavoratore, in scena una delle produzioni di punta del Mysterium Festival 2023:  “Dalla culla alla croce – La vita di Cristo” nel presepe di San Francesco (ingresso gratuito su prenotazione). Concerto con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Michele Nitti in un’opera commissionata al Maestro Mario Incudine in occasione degli ottocento anni compiuti dal Presepe vivente. Il 24 dicembre nel 1223 a Greccio, su ispirazione di Francesco d’Assisi, infatti, venne realizzato il primo presepe vivente della storia.

“Dalla culla alla croce – La vita di Cristo”. Oratorio per voci, coro, orchestra e strumenti popolari su versi e musica di Mario Incudine. Maestro concertatore, Valter Sivilotti; Maestri collaboratori Antonio Vasta e Francesco Buongiorno. Insieme con l’Orchestra, lo stesso Mario Incudine (voce, strumenti a corda e fiati popolari). Con lo stesso autore dell’opera, Anita Vitale (voce e pianoforte), Franca Drioli (voce), Antonio Vasta (fisarmonica, zampogna e pianoforte), Michele Piccione (ghironda, lira, chitarra battente, tamburi a cornice e fiati etnici), Pino Ricosta (ukulele basso, contrabbasso e percussioni) e Francesco Buongiorno (batteria e percussioni).

Intanto, plauso per gli studenti del Liceo artistico “Vincenzo Calò”. Numerosi studenti hanno interpretato il tema del concerto “Dalla Culla Alla Croce” proiettando sulle tele i personaggi del presepe quali stupiti testimoni del miracolo del germoglio, stupore ben narrato a Greccio esattamente 800 anni fa da San Francesco d’Assisi. Anche il Santo fattosi germoglio del rinnovamento per  una Chiesa semplice  fatta di storie e di umanità, con  episodi della vita di Gesù, della sua predicazione, di alcuni miracoli o incontri salienti: lacrime intercettate che diventano germogli di nuove possibilità.

«Il nostro punto di riferimento», dicono gli studenti del Liceo artistico, «è stata l’Opera di Giotto, artista rivoluzionario sia dal punto di vista formale che iconologico; ci siamo rifatti alla sua tavolozza cromatica usando i toni del blu e del celeste per gli sfondi e siamo stati ispirati dalla dimensione umana e quotidiana nella quale egli ha calato la santità di Francesco prima e di Cristo dopo. L’aspetto che abbiamo maggiormente apprezzato e vissuto è stata la condivisione e l’organizzazione del lavoro nell’ambito del nostro gruppo operativo».

Giunto alla nona edizione e in programma dal 17 marzo al 9 aprile, il Mysterium Festival 2023, direttori artistici i Maestri Piero Romano e Pierfranco Semeraro, è organizzato da Le Corti di Taras in collaborazione con Arcidiocesi di Taranto, Comune di Taranto, Orchestra della Magna Grecia, Chorus e ARCoPU; con il patrocinio di Ministero della Cultura e Regione Puglia e il sostegno di BCC San Marzano di San Giuseppe, Teleperformance, Varvaglione Vini, Comes, Programma Sviluppo, Caffè Ninfole, Baux Cucine e Chemipul.

Con l’opera Dalla culla alla croce, si vuole non soltanto celebrare la ricorrenza degli ottocento anni da quello straordinario avvenimento, ma anche raccontare la vita di Cristo attraverso lo sguardo inedito dei personaggi che affollano il presepe. Ogni protagonista di quella magica notte prende vita e si fa canto, accompagnando il pubblico verso una narrazione circoscritta nel buio di una notte eppure destinata a superare le barriere del tempo e dello spazio rinnovandosi anno dopo anno, in un perenne rimandare al passato e slanciarsi al futuro, tra premonizioni e ricordi, nostalgie e inossidabili verità.

Un’opera teatrale circolare, gioiosa e sofferta in cui Maria, Giuseppe, gli angeli, i Re Magi, i pastori, la levatrice e persino il bue e l’asinello diventano strumento per compiere la volontà divina e per cantare la vita di Colui che cambiò la storia.

I personaggi del presepe entrano nella mangiatoia dove fu deposto il Bambinello per raccontarne i momenti salienti della nascita e al contempo ne annunciano la predicazione, gli incontri con i discepoli, i miracoli, le tentazioni, il tradimento fino a profetizzare su quella culla il mistero della sua morte in croce e della sua resurrezione.

Attraverso una tessitura musicale serratissima, la drammaturgia poetica si snoda in un susseguirsi di flashback e visioni, ricordi e rivelazioni. Un’opera corale in versi in cui l’orchestra classica dialoga con gli strumenti popolari come ghironda, zampogna, chitarra battente, flauti popolari, tammorre, lira e duduk, alternando voci soliste e coro.

Regista di questa narrazione è sempre Francesco, il santo d’Assisi, quel giullare che a servizio di Dio portò gioia e amore nel cuore di tutti. È lui in prima persona a dare inizio e a sigillare l’opera, ad animare ogni personaggio e incitarlo a testimoniare.

È Francesco infatti, che, poco tempo prima di lasciare questa terra, allestisce e contempla il presepe vivente di Greccio, e decide di dare compimento alla chiamata di Dio e incarnare in se stesso il sacrificio, l’esempio e l’amore di Cristo.

“Dalla culla alla croce”, ingresso gratuito su prenotazione. Info: Orchestra Magna Grecia Taranto – Via Ciro Giovinazzi 28 (392.9199935). Sito: orchestramagnagrecia.it . Il Mysterium Festival può essere seguito anche attraverso gli aggiornamenti sui social Facebook e Instagram.

Ufficio stampa Orchestra della Magna Grecia

Claudio Frascella 338.2591830

DALLA CULLA ALLA CROCE

La vita di Cristo nel Presepe di San Francesco

Progetto speciale per gli 800 anni del Presepe di Greccio

Oratorio per voci, coro, orchestra e strumenti popolari

versi e musica di MARIO INCUDINE

Orchestra della Magna Grecia Direttore MICHELE NITTI

Maestro concertatore Valter Sivilotti, Maestri collaboratori Antonio Vasta e Francesco Buongiorno, con:

Mario Incudine – voce, strumenti a corda e fiati popolari

Anita Vitale – voce e pianoforte

Franca Drioli – voce

Antonio Vasta – fisarmonica, zampogna e pianoforte

Michele Piccione – ghironda, lira, chitarra battente, tamburi a cornice e fiati etnici

Pino Ricosta – ukulele basso, contrabbasso e percussioni

Francesco Buongiorno – batteria e percussioni