Michel Camilo
Camilo nasce in una famiglia di musicisti, dimostrando fin da piccolo una particolare attitudine per la fisarmonica e, in seguito, per il pianoforte; grazie all’influenza del nonno anch’egli pianista, inizia a frequentare a nove anni la Scuola Elementare di musica Elila Mena presso il conservatorio di Santo Domingo (dove poi studierà per 13 anni). Formatosi come pianista classico, a soli 16 anni fa parte della orchestra sinfonica nazionale della Repubblica Dominicana. urante il periodo di formazione classica, Camilo ascolta e subisce l’influenza di jazzisti tradizionali come Horace Silver, Erroll Garner, Art Tatum, Bill Evans, Oscar Peterson e Scott Joplin e di jazzisti contemporanei come Herbie Hancock, Keith Jarrett, Chick Corea e Amilton Godoy.
Michel Camilo
Nel 1979 si trasferisce a New York, dove studia al Mannes College e alla Juilliard School, debuttando sulla scena internazionale nel 1983, quando Tito Puente lo sceglie per sostituire il pianista della sua formazione al Montreal Jazz Festival. Questa esperienza lo fa conoscere a Paquito D’Rivera, che gli offre un posto nella sua band e con la quale registra due album. La svolta della carriera di Camilo avviene nel 1985, quando debutta col suo trio alla Carnegie Hall. Nello stesso anno registra il suo primo album da leader, Why Not?
Nel 1988 registra l’album Michel Camilo, che lo lancia ai vertici delle classifiche dei migliori album jazz per 10 settimane consecutive. Oltre ad essere un eccezionale esecutore, Camilo è anche un compositore di talento ed ha scritto diverse colonne sonore per molti film in lingua spagnola. Inoltre la sua attività concertistica è molto ampia. Tra i vari riconoscimenti ricevuti non si possono che nominare le vincite di un Grammy e di un Emmy; in più la sua collaborazione con il chitarrista flamenco Tomatito lo porta nel 2000 a vincere il Grammy nella sezione Best Latin Jazz Album. Vanno anche ricordate le diverse lauree honoris causa ricevute nel corso della sua carriera.
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