Luis Bacalov

Luis Bacalov

Biografia
In Italia si afferma subito come brillante arrangiatore, prima per la casa discografica Fonit Cetra e poi per la RCA. Alla Fonit Cetra si incontra con Claudio Villa (del quale è stato anche pianista accompagnatore nei concerti per un anno) e Milva (per citare i più noti).

Si trasferisce dunque a Milano. Una volta passato alla RCA, nel 1960, Bacalov (che all’epoca si firma come Luis Enriquez) si mette subito in luce curando gli arrangiamenti delle canzoni di Nico Fidenco (memorabile quello per Legata a un granello di sabbia), Sergio Endrigo, Rita Pavone (La partita di pallone, Cuore, Il ballo del mattone, Che m’importa del mondo e Questo nostro amore), Umberto Bindi (Un ricordo d’amore, Il mio mondo), Neil Sedaka (La terza luna, I tuoi capricci, L’ultimo appuntamento). Con Sergio Endrigo Bacalov forma un sodalizio quasi ventennale, testimoniato da canzoni come Io che amo solo te (altro indimenticabile arrangiamento), Se le cose stanno così, Era d’estate, Canzone per te, Lontano dagli occhi, L’arca di Noè, Elisa Elisa.

In seguito, proprio con lo stesso Endrigo, Bacalov ebbe un lungo confronto in sede giudiziaria per la paternità del motivo che il compositore utilizzò come tema del film Il postino, per il quale ottenne il Premio Oscar nel 1996, del tutto simile alle note di Nelle mie notti, canzone di Endrigo del 1974. Dopo una sentenza del 2001 che non lo assolveva dall’accusa di plagio e una del 2003 della Corte di appello civile di Roma che lo condannava per aver copiato da Endrigo, unitamente agli eredi del cantautore, nel 2013 riconosce a Sergio Endrigo, a Riccardo Del Turco e a Paolo Margheri la co-paternità del brano di basso livello della colonna sonora.

Tra gli album che vedono la collaborazione tra Bacalov ed Endrigo vanno ricordati i primi due long playing del cantautore istriano, incisi per la RCA (rispettivamente 1962 e 1964), La vita, amico, è l’arte dell’incontro (Cetra, 1969), il doppio dal vivo L’Arca di Noè (Cetra, 1970), Nuove canzoni d’amore (Cetra, 1971), L’arca (Cetra, 1972), Ci vuole un fiore (Ricordi, 1974). Negli anni settanta Bacalov cura anche gli arrangiamenti per gli album dei New Trolls (Concerto grosso per i New Trolls, Cetra 1971 e Concerto Grosso n. 2, Cetra 1976), Osanna (Preludio, tema, variazioni, canzona, Cetra 1972), Il Rovescio della Medaglia (Contaminazione, RCA 1973), Claudio Baglioni (Sabato pomeriggio, RCA 1975), Mia Martini (Che vuoi che sia, Se t’ho aspettato tanto, CIV 1976), Ricchi e Poveri (I musicanti, Fonit Cetra 1976). Nel 1960 Bacalov comincia anche l’attività di compositore per il cinema, sotto lo pseudonimo di Luis Enríquez. Tra gli innumerevoli film per i quali ha composto la colonna sonora ricordiamo Il Vangelo secondo Matteo (1964), Django e Quién sabe? (1966), A ciascuno il suo (1967), L’amica (1969), Cuori solitari (1970), Milano calibro 9 (1972). Nel 1962 inizia la collaborazione con Gianni Morandi, per il quale scrive la musica di Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte e, l’anno dopo, di Ho chiuso le finestre.

Verso la fine degli anni settanta collabora con Federico Fellini per le musiche del film La città delle donne (dopo la morte improvvisa di Nino Rota). Nel 1995 si aggiudica il Premio Oscar, in seguito dimezzato, per le musiche del film Il postino. Nel corso della sua carriera Bacalov ha collaborato con numerosi registi, tra i quali Pier Paolo Pasolini, Damiano Damiani, Ettore Scola, Fernando Di Leo, Gianni Serra, Franco Giraldi ed anche per Francesco Rosi nel 1997 per il bellissimo La tregua, tratto da Primo Levi. Parte del tema della colonna sonora scritta da Bacalov per lo spaghetti-western Il grande duello è stato utilizzato da Quentin Tarantino nel film Kill Bill. Nello stesso film figurano musiche di Ennio Morricone, con il quale ha collaborato. Nel 1998 aiutò Fabrizio de André a cantare la sua canzone Smisurata preghiera in lingua spagnola col titolo di Desmedida Plegaria, inserita poi nel film Ilona arriva con la pioggia. Il cantautore genovese lo cita durante il concerto a Roma nello stesso anno, dedicandogli la stessa canzone prima di eseguirla.

Nel 2000 ha scritto le musiche per Mosè, principe del deserto, musical con testi di Luca Nicolaj e canzoni di Loriana Lana. Nella sua attività sinfonica è direttore principale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto. È titolare del corso di Composizione di musica per film presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, nonché docente presso l’Accademia di cinema ACT MULTIMEDIA di Cinecittà a Roma. Nel luglio 2008 ha inaugurato la Settimana Musicale Senese con l’opera-balletto Y Borges cuenta que su libretto di Carlos Sessano, Alberto Muñoz e Luis Bacalov, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, Carlos Branca nel ruolo di Borges coreografia di Anna Paola Bacalov, coreografie e scene di Tango di Alex Cantarelli, costumi di Cristian Taraborrelli. Musicista di pregiata fattura. Intensa è l’attività concertistica, è pianista dal tocco cristallino e fraseggio raffinato.

Nel 2009 ha suonato il pianoforte nell’ultimo disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Fiore di sale. È presidente onorario del Festival Cinematografico Viareggio EuropaCinema. Con il regista Argentino Carlos Branca ha fatto la direzione musicale de le opere: Estaba la madre (opera lirica rappresentata in Italia e in Argentina), Baires concerto, Y Borges cuenta que… (con la regia di Giorgio Barberio Corsetti), Mi Buenos Aires querido. Nel luglio 2014 ha partecipato al Ravello Festival con un nuovo spettacolo Con el repiro del Tango con l’attore Michele Placido, regia di Carlos Branca e la Opera Insalata portegna con la orchestra Verdi de Milano.

Nel 2012 Quentin Tarantino utilizza alcuni brani composti da Luis Bacalov nel suo film di ambientazione western Django Unchained. Nel 2014 Luis Bacalov partecipa al film Born in the U.S.E. diretto da Michele Diomà e co-prodotto da Renzo Rossellini. Accanto al compositore premio Oscar ci sono i registi Francesco Rosi e Giuseppe Tornatore. Il 25 agosto 2015, a vent’anni dall’Oscar, Bacalov ha tenuto uno spettacolo proprio a Pollara nelle Isole Eolie dove Troisi girò Il postino. Bacalov ha presentato in anteprima Poetry Soundtrack, celebrando i grandi poeti del cinema: da Pasolini a Fellini, da Troisi a Tarantino e la riscoperta di Fernando Di Leo. Il recital è un viaggio che ci propone le straordinarie colonne sonore eseguite in una veste minimale, così come sono nate. A scandire le musiche sono le poesie, monologhi, pensieri, e aneddoti letti dal regista Cosimo Damiano Damato per raccontare il vissuto artistico ed umano degli autori. Sempre nel 2015, Luis Bacalov riceve il Premio alla Carriera al Gran Galá di Bergamo al teatro Donizetti di dove si racconta attraverso aneddoti e incontri che hanno determinato la sua carriera; in quella occasione viene presentato il suo brano “estoriando” per due pianoforti eseguito da Alberto Pizzo e Stefano Miceli. E’ morto il 15 novembre 2017 all’ospedale San Filippo Neri di Roma, dopo dieci giorni di degenza, in seguito a un’ischemia.

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Orchestra della Magna Grecia Taranto
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