Riconoscimenti e standing ovation per “Benny”, vicecampionessa del mondo a Gwangiu e medaglia d’oro ai mondiali giovanili a Budapest. Matthew Lee e l’Orchestra della Magna Grecia, il rock’n’roll e gli italiani “sempreverdi”.
Sabato sera nell’Arena Villa Peripato, doveva essere una serata di gala e così è stato. Ospite d’onore Benedetta Pilato, vicecampionessa del mondo a Gwangiu e medaglia d’oro ai mondiali giovanili a Budapest. Promossa dal Comune di Taranto, nel corso della serata è stato mostrato il video, ormai virale, il pianto di gioia dell’atleta azzurra a fine gara nel Mondiale svoltosi in Corea del Sud che ha commosso l’Italia intera. Emozionato dal successo sportivo di Benedetta anche Jovanotti, l’artista che l’ha scoperta sua fan tanto da invitarla lo scorso Ferragosto sul suo palco. Prima dello spettacolo con Matthew Lee e l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano, la premiazione di Benedetta e la celebrazione della Taranto Swimming Race svoltasi in giornata.
Sabato sera, il palco centrale è quello dell’Arena Peripato. Platea stracolma di gente, concittadini che hanno tributato all’atleta azzurra più giovane a debuttare in un campionato mondiale, una meritatissima standing ovation. Al centro del palco, evento nell’evento, il concerto di Lee, grande pianista e cantante, accompagnato dall’ICO Magna Grecia. L’artista di origine italiana, famoso in tutto il mondo, ha interpretato momenti straordinari con virtuosismi al pianoforte, a cominciare con un funambolico Rossini versione-tarantella. Nel concerto c’è tanto rock’n’roll: “Long tall Sally” di Little Richard, “Splish splash” di Bobby Darin, l’immancabile Elvis Presley di “Jailhouse rock” e “It’s now or never”, versione inglese di “O’ sole mio”. A proposito di Italia, omaggio alle sempreverdi “Nel blu dipinto di blu (Volare)” di Modugno e “Quando quando quando” di Renis, proseguendo con le più recenti “L’isola che non c’è” (Bennato) e “Fiore di maggio” (Concato).
Dietro le quinte, si celebra un abbraccio rimandato. Benedetta Pilato finalmente posa con l’Orchestra della Magna Grecia. Doveva essere la star della “prima” del Festival della Magna Grecia, lo scorso 10 luglio in occasione del Concerto grosso per i New Trolls, con Vittorio De Scalzi. Un temporale prima dello spettacolo , comunque un successo, consigliò l’organizzazione a rimandare l’incontro con l’enfant-prodige del nuoto mondiale. “L’appuntamento con Benedetta è solo rimandato – disse nell’occasione il maestro Piero Romano – vuol dire che l’aspettiamo su questo stesso palco con una bella medaglia”. Una frase che quella sera di luglio trovò d’accordo Fabiano Marti, assessore a Cultura e Sport, e Michele Giusti, presidente del Coni di Taranto. Così è stato. Sabato sera dunque, scattano i selfie, le foto dietro le quinte. Foto di gruppo, musicisti sorridenti, prima del gran galà. Benedetta, che ama Jovanotti e la musica in genere, per la prima volta si trova al cospetto di un mixer audio. Canali, cursori, amplificazione, cursori. Il tecnico-audio Antonio Ciraolo (“Provinciali”), fa un’eccezione, le fa alzare e abbassare un cursore. All’atleta azzurra non sembra vero. Davanti a una ragazza diventata un mito nell’arco di una stagione, uno strappo alla regola ci sta, che sarà mai. Sorrisi dietro le quinte, fino a quando Benedetta Pilato viene invitata a raggiungere il centro del palco. Il pubblico è in piedi, per lei i saluti del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e una targa che le consegna l’assessore Marti. “Un riconoscimento da parte della Città a un’atleta diventata orgoglio di Taranto, con la promessa che al più presto sarà realizzata una piscina olimpionica nella quale Benedetta, con le altre promesse del nuoto tarantino potranno allenarsi”.
La serata è stata condotta dai giornalisti Alessandra Macchitella e Leo Spalluto. Sul palco, invitati Massimo Donadei, presidente Comitato organizzatore Taranto Swimming Race; l’Ammiraglio Salvatore Vitiello, Comandante in capo marittimo della Marina militare; Antonello Cassalia, amministratore Mediterraneo Village e patron della manifestazione sportiva.
Foto Aurelio Castellaneta