DIDONE ED ENEA, venerdì 20 a Taranto (teatro Fusco) e sabato 21 a Grottaglie (teatro Monticello)

Didone ed Enea, tra mito e realtà

L’opera di Henry Purcell dopo il debutto a Lecce. Incursioni del giornalista-scrittore Antonio Caprarica. Evento promosso dall’ICO Magna Grecia, direzione di Andrea Crastolla, regia di Antonio Petris. Protagonisti Rachele Stanisci e Carlo Provenzano. Orchestra Terra del Sole e Leochorus.

Dopo il debutto al teatro “Apollo” di Lecce, “Didone ed Enea – Tra mito e realtà”, il capolavoro del teatro musicale barocco in tre atti dell’inglese Henry Purcell (1659-1695), sarà rappresentato venerdì 20 al teatro “Fusco” di Taranto e sabato 21 dicembre al teatro “Monticello” di Grottaglie. Patrocinata dall’ICO Magna Grecia con la direzione artistica del maestro Piero Romano, e finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma straordinario in materia di Cultura e spettacolo, l’opera si avvale della produzione della Proloco di Gallipoli in partenariato con le associazioni “Parsifal” di Mesagne, “Il Musicante” ed “Emys Ambiente” di Gallipoli.

Registicamente riadattato da Antonio Petris, con Andrea Crastolla alla direzione musicale di Orchestra Terra del Sole e Leochorus, e interpretato da Rachele Stanisci (Didone) e Carlo Provenzano (Enea), l’evento vede incursioni in scena del popolare giornalista e scrittore Antonio Caprarica, qui in veste di analista e commentatore, che traccia un parallelismo tra mito e realtà contemporanea.

Non sono molte le occasioni per assistere a una rappresentazione del capolavoro di Purcell, su testo di Nahum Tate. Il progetto, incentrato nella produzione moderna di “Dido and Aeneas”, ha come obiettivo principale il coinvolgimento e la valorizzazione di nuovi talenti pugliesi. Gli attori che interpreteranno i personaggi di contorno alla vicenda sono stati selezionati, infatti, attraverso audizioni nei conservatori di Lecce e Taranto: Ludovica Casilli (Belinda), Chiara Centonze (Seconda dama), Rita Renò (Prima strega), Miriana Lacarbonara (Seconda strega), Liu Wenjun (Maga e Marinaio), Consuelo Federico Anela impersonerà sia lo Spirito che Mercurio.

Direzione artistica del progetto di Andrea Crastolla, direzione esecutiva di Enrico Tricarico, direzione organizzativa di Renato Pacella (email info@didonenea.it). Hanno aderito al progetto i comuni di Otranto, Castro, Lecce, Mesagne, i conservatori di Lecce e Taranto, la Sovrintendenza ai Beni archeologici di Lecce, il liceo IISS “Enrico Giannelli” di Parabita e il liceo “San Giuseppe Moscati” di Grottaglie.

Costumi realizzati dal Liceo IISS “Enrico Giannelli” di Parabita, Sezione-Design del Tessuto e coreografie a cura del Dipartimento di Educazione motoria del liceo “San Giuseppe Moscati” di Grottaglie, con gli studenti che hanno curato sovratitoli e traduzione dell’opera dall’inglese antico all’italiano.

“Didone ed Enea – Tra mito e realtà”. Ingresso 19.45, sipario ore 20.30. Info, Taranto: Orchestra della Magna Grecia, via Tirrenia 4 tel. 099.7304422 (sabato escluso); via Giovinazzi 28, tel. 392.9199935 (omg@orchestramagnagrecia.info, info@orchestramagnagrecia.it); Grottaglie: Associazione Areté, via Brodolini 50, lunedì, mercoledì e venerdì 17.30/20.00, tel. 329.9625387/349.0669610 (Associazione.arete2016@gmail.com).

LO SCENARIO

Ambientata scenicamente sulle coste salentine, tra Porto Badisco, dove la tradizione vuole che Enea sia approdato, e Castro, dove le ultime scoperte del tempio di Minerva rispondono più fedelmente al luogo dove Virgilio vi colloca lo sbarco. Una innovativa scenografia in videoediting riproporrà sul palco i luoghi dell’Eneide nel Salento, e ricreerà fedelmente le scene epiche dello sbarco tra grotte e terre incontaminate con riprese in soggettiva alternate a video in movimento e immagini fisse ad accompagnare le singole scene. Tra queste, le immagini della Grotta dei Cervi, straordinariamente concesse dalla Soprintendenza ai beni Archeologici, Culturali e Paesaggistici di Taranto, saranno teatro della suggestiva apertura del II atto, con la scena delle streghe convocate in una grotta perché partecipino alla preparazione della rovina di Cartagine e Didone. Le musiche, di rara bellezza, vanno di pari passo con la sontuosità della storia e, realizzate in rigoroso stile barocco con l’impiego di professori d’orchestra specializzati nella prassi esecutiva dell’epoca, saranno eseguite dall’Orchestra Terra del Sole con il supporto del Leo Chorus.

L’OPERA

L’opera, in tre atti, si ispira alle avventure di Enea, protagonista dell’Eneide di Virgilio, a Cartagine, ospite della regina Didone, e rappresenta il lavoro più noto e amato di Henry Purcell nonché la sua unica autentica opera lirica secondo i moduli di derivazione italiana, seppur riadattati al gusto inglese e al particolare contesto di destinazione. Opera di grande coesione e concisione drammaturgica, Dido and Aeneas, rappresentata per la prima volta a Londra nell’ottobre del 1689, disegna un percorso psicologico ricco di sfumature teso a valorizzare la figura e la personalità dell’infelice regina di Cartagine. Se il fulcro della vicenda è la profondità del suo sentimento amoroso osteggiato dal fato, la scarna drammaturgia del testo coinvolge, in chiave simbolica, situazioni mitologiche e arcadiche tipiche del “masque” allora in voga.

Orchestra della Magna Grecia

Orchestra della Magna Grecia