ICO, uno dei momenti più attesi della rassegna 2019/2020
Dantedì, solo rinviato
L’Orchestra della Magna Grecia e “Tempesta – I canti della Terra”. Progetto previsto in un primo momento per il 25 marzo, per essere esteso alle scuole. Collaborazione con enti e istituti del territorio. Ospiti i Tazenda, dirige Luigi Piovano. Direzione artistica del maestro Piero Romano.
Il Covid-19 spazza via tutto, più forte perfino della “Tempesta – I canti della Terra”, che l’ICO Magna Grecia aveva progettato per celebrare il “Dantedì”, giorno dedicato al Sommo poeta Dante Alighieri. La sciagura coronavirus ha di fatto sospeso qualsiasi attività legata a cultura e spettacolo fino ai prossimi aggiornamenti da parte del Governo.
Slitta, dunque, a data da destinarsi, con l’auspicio che questa possa essere individuata a breve o medio termine, un’idea che l’Istituzione Concertistica Orchestrale avrebbe condiviso con enti e istituti per sensibilizzare gli studenti del territorio. Il progetto, studiato e realizzato dall’ICO Magna Grecia, “Tempesta – I canti della Terra” per essere proposto al proprio pubblico per estenderlo alle scuole, era scaturito all’indomani dell’approvazione del ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. In via ufficiale il rappresentante del Governo aveva riconosciuto il 25 marzo quale Giornata nazionale dedicata all’autore della Divina commedia, la più grande opera scritta in lingua italiana.
Preso atto del rinvio di qualsiasi attività di cultura e spettacolo, l’ICO Magna Grecia, già impegnata nel riposizionare all’interno della Stagione orchestrale 2019-2020 gli eventi previsti nelle scorse settimane e solo rimandati, tiene sempre vivo il progetto sull’opera dedicata al Sommo poeta.
Sarà cura dell’ICO tornare ad illustrare “Tempesta – I canti della Terra” ad amministrazioni e istituzioni del territorio per rendere finalmente concreto un evento così straordinario. Due, in un primo momento, i concerti ispirati a Dante. Insieme con l’Orchestra della Magna Grecia, fra Taranto e Matera, protagonisti i Tazenda, il direttore artistico Piero Romano aveva aperto ad almeno un terzo evento, riservato ai soli studenti.
Ispirato ai testi di Dante con musiche del maestro Roberto Molinelli, “Tempesta – I Canti della terra” era stato programmato a ridosso della data di celebrazione del Sommo poeta (giovedì 26 Auditorium Gervasio, e venerdì 27 marzo teatro Fusco). Secondo quanto deliberato dal Consiglio dei Ministri, c’era l’idea di celebrare, come si conviene, Dante Alighieri proprio mercoledì 25 marzo con lo spettacolo dall’alto contenuto culturale aperto agli Istituti scolastici.
Progetto dell’ICO Magna Grecia e condiviso con i Tazenda, sarebbe toccato proprio alla formazione musicale da trent’anni impegnata fra pop, rock e musica etnica, diretta dal maestro Luigi Piovano, direttore principale dell’ICO Magna Grecia, eseguire i “Canti” in questione.
Fra i successi del gruppo musicale sardo (Nicola Nite, Gino Marielli e Gigi Camedda), “Spunta la luna dal monte”, “Cuore e vento” e “Madre Terra”, le collaborazioni con Morandi, Simple Minds, Bertoli, De André, Maria Carta, Nomadi, Ramazzotti, Renga e Modà.
Sarebbe stato bello far coincidere il debutto del progetto con il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della “Divina Commedia”. Un momento per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio del Sommo poeta. Numerose le iniziative, di fatto solo rimandate. Una volta debellato il virus, l’idea è quella di tornare forte sul pezzo, assicurando il coinvolgimento di scuole, studenti e istituzioni culturali, come dichiarato dal ministro Franceschini. Con l’ICO Magna Grecia in prima fila.