MAP Festival/John Rutter, conferenza stampa al Duomo di San Cataldo
«La “mia” Cattedrale di Taranto»
«Poema orchestrale in tre sezioni continue: “Il viaggio di S. Cataldo”, “La Cripta” e “Luce del sole, splendore e celebrazione», ha spiegato il grande compositore e direttore di musica corale. Gli interventi di Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia; del parroco, don Emanuele Ferro; Fabiano Marti, neoeletto e fra i promotori lo scorso anno della rassegna di Musica, Architettura e Parallelismi; Michele Ieluzzi, vice presidente ARCoPu.
Prima della conferenza stampa svoltasi in mattinata nel Duomo di San Cataldo, il grande John Rutter che in serata dirigerà l’Orchestra della Magna Grecia e il L.A. Chorus, duecento elementi fra professori e coristi, nella Concattedrale Gran Madre di Dio, non si lascia sfuggire l’occasione. Affascinato dalla bellezza della cappella all’interno della cattedrale, comincia ad intonare due, tre canti gregoriani. Testa gli angoli, il “ritorno” del canto. Un vero spettacolo ammirarlo. Non c’è verso di dissuaderlo, è letteralmente estasiato dall’acustica del posto. Poi, felice dell’invito al MAP Festival da parte del direttore artistico Piero Romano, si lascia andare in alcune riflessioni. Da vero inglese, comincia con il sorriso e una battuta. «Il fatto che mi abbiano invitato una seconda volta – dice “il più grande compositore e direttore di musica corale vivente”, secondo la NBC – significa che la prima volta non ho poi fatto così male: Taranto, una città magnifica, questo posto trasuda di grande spiritualità, non ho avuto difficoltà nel tradurlo in un quadro sonoro commissionatomi dall’ICO Magna Grecia».
All’incontro con la stampa hanno partecipato lo stesso Maestro, John Rutter; il parroco del Duomo di San Cataldo, don Emanuele Ferro; il Maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia; il Maestro Ieluzzi, vicepresidente ARCoPu.
La conferenza stampa ha promosso lo straordinario “quadro sonoro” composto da Rutter esclusivamente per il Duomo di San Cataldo. Fedeli, visitatori, turisti, a partire dalle prossime settimane con un normale I-phone, scaricando un “codice” specifico potranno ascoltare la composizione dell’arrangiatore del “Salmo 150”, commissionato per il Giubileo d’oro della Regina d’Inghilterra.
«Il poema orchestrale che ho composto – riprende Rutter – è in tre sezioni continue: “Il viaggio di S. Cataldo, santo irlandese, i mosaici della sua cattedrale”; “La Cripta”; “Luce del sole, splendore e celebrazione”. E’ la mia risposta individuale a questa nuova ed intrigante commissione, che spero possa essere ascoltata con piacere anche nel contesto più tradizionale di un concerto: prima di iniziare a lavorare, mi sono immerso nelle immagini della Cattedrale e nella straordinaria storia della sua fondazione nel VII secolo».
«Per l’Orchestra della Magna Grecia – ha detto Piero Romano, promotore del MAP Festival insieme con l’ICO – è un onore ospitare per la seconda volta il Maestro John Rutter, una soddisfazione ancora maggiore se pensiamo che lo stesso direttore ha accettato di realizzare un esclusivo “quadro sonoro” per la Cattedrale di Taranto. Da questo momento in poi, infatti, il nostro Duomo potrà vantare la presenza di una composizione del più grande compositore di musica sacra: la sua musica, coniugata alla città di Taranto, accompagnerà i visitatori nella fruizione di questo straordinario gioiello di architettura sacra; un valore aggiunto che il MAP Festival, insieme con l’Orchestra della Magna Grecia ha voluto donare alla città».
«Sono lusingato di avere ospitato un grande compositore – ha detto don Emanuele Ferro, parroco del Duomo di Taranto – che ci ha fatto dono di una sua composizione esclusiva che fedeli e visitatori potranno ascoltare solo in Cattedrale; ciò potrà essere un elemento in più per invogliare i turisti a visitare un luogo di culto e una città bellissima, ma spesso mal raccontata».
«Sono io ad essere onorato – ha ripreso Rutter – lavorare insieme con la favolosa Orchestra della Magna Grecia e con il L.A. Chorus è un’esperienza straordinaria; la composizione realizzata esclusivamente per l’ICO, sarà eseguita in due sole occasioni con orchestra e coro, a Taranto e Matera, poi la gente potrà ascoltarla solo nel Duomo».
«Quando con l’Amministrazione Melucci pensammo al MAP Festival – ha aggiunto Fabiano Marti, neoeletto nelle recenti Amministrative – volevamo che la città fosse, finalmente e meritatamente, al centro di un grande progetto: desideravamo far ribollire di emozioni ogni angolo di Taranto, così condividemmo immediatamente l’idea del Maestro Romano: realizzare “quadri sonori”, esclusivi, di cui dotare le bellezze di una città immensa, in tutti i sensi».
«Coristi provenienti da tutta la Puglia – specifica Michele Ieluzzi, vicepresidente ARCoPu – sono stati riuniti dalla nostra associazione in un unico coro di centotrenta unità, su invito del Maestro Piero Romano per vivere un’esperienza impagabile accanto al Maestro John Rutter; un’esperienza umana, ancor prima che artistica che dà a noi tutti modo di studiare ed eseguire pagine che con altre piccole formazioni corali non sarebbe stato possibile eseguire».
In serata il MAP Festival chiude con il botto, con il concerto nella Concattedrale Gran Madre di Dio di Taranto. “Look at the world”: settanta professori d’orchestra e centotrenta coristi diretti dal grande John Rutter.
Non poteva che concludersi nel migliore dei modi, dunque, la seconda edizione della rassegna di Musica, Architettura e Parallelismi. Iniziata lo scorso 7 giugno con un concerto sulla Scalinata della Concattedrale (“Le 8 stagioni – Vivaldi & Piazzolla”), fra eventi nel Convento dei Battendieri, Museo archeologico nazionale MArTA, Concessionaria Five Motors, piazza Garibaldi fra flash-mob, “disco” e installazioni-mostra, si conclude con il concerto diretto dal «più grande compositore e direttore di musica corale vivente» (“Today Show”, programma NBC).
“Look at the world” è il titolo del concerto che John Rutter dirigerà all’interno della Concattedrale, che nell’occasione presenterà l’esclusivo “quadro sonoro” a lui commissionato dall’Istituzione concertistica orchestrale Magna Grecia e ispirato dalla spiritualità e dall’arte della Cattedrale di San Cataldo.
Il MAP Festival è un progetto dell’Orchestra Magna Grecia, con la direzione artistica del Maestro Piero Romano, e in collaborazione con Arcidiocesi di Taranto, Comune di Taranto, Ordine degli Architetti di Taranto, MArTA, Regione Puglia, Ministero della Cultura. Una rassegna realizzata anche grazie al prezioso contributo di Varvaglione1921, la BCC di San Marzano, Kyma, Ninfole, Teleperformance, Programma Sviluppo e Five Motors, con un particolare ringraziamento rivolto a New Home Immobiliare, Miccoli Group, Marturano Elettricità e Chemipul.
Nato a Londra, John Rutter, ricopre il ruolo di docente di organo prima e direzione corale poi. Le sue composizioni sono prevalentemente rivolte alla musica corale di genere mottettistico “a cappella”, ma anche di carattere strutturalmente più complesso con opere molto estese come il “Gloria” ed il “Requiem”. Una sua versione del “Salmo 150”, commissionato per il Giubileo d’oro della Regina. La musica di Rutter è molto popolare, particolarmente negli Stati Uniti, tanto che il programma “Today Show” sulla NBC, si diceva, è arrivato a definirlo “il più grande compositore e direttore di musica corale vivente”.
“Look at the world”, concerto nella Concattedrale Gran Madre di Dio a Taranto, ingresso 10euro. In serata, biglietto presso la Concattedrale Gran Madre di Dio. Online: eventbrite; info@mapfestival.it Si consiglia la visita dei siti: mapfestival.it e orchestramagnagrecia.it – Foto Aurelio Castellaneta
JOHN RUTTER – Biografia
Nato a Londra, John Rutter compie i suoi studi all’Highgate School assieme a John Tavener. Studia musica al Clare College dell’Università di Cambridge, istituto in cui successivamente viene nominato Docente di organo prima e Direzione corale poi dal 1975 al 1979. Nel 1981 fonda il coro dei Cambridge Singers, che continua a dirigere tuttora e con il quale ha inciso un vasto repertorio di musica sacra (incluse sue composizioni), specificamente con la sua propria casa discografica, Collegium Records. Vive nei pressi di Cambridge e spesso è chiamato a dirigere altri importanti cori professionistici e amatoriali e orchestre in tutto il mondo.
Le sue composizioni sono prevalentemente rivolte alla musica corale di genere mottettistico “a cappella”, ma anche di carattere strutturalmente più complesso con opere molto estese come il “Gloria” ed il “Requiem”. Nel 2002 la sua versione del “Salmo 150”, commissionato per il Giubileo d’oro della Regina, è stato eseguito per la cerimonia religiosa del Giorno del Ringraziamento nella Cattedrale di St. Paul a Londra. Rutter ha anche composto “Bang!”, un’opera per giovani.
La musica di Rutter mostra chiare influenze della tradizione corale contemporanea inglese e francese, così come quelle della musica leggera e della tradizione corale statunitense. Sebbene abbia composto e diretto spesso musica religiosa, Rutter nel 2003 nel corso programma televisivo statunitense “60 Minutes”, ha dichiarato di non essere “persona particolarmente praticante”, ma di ricevere particolare ispirazione dalla spiritualità dei versi sacri e delle preghiere. La puntata di “60 Minutes”, andata in onda una settimana prima del Natale 2003, si incentrava sulla vasta popolarità di Rutter tra i gruppi corali di Stati Uniti, Gran Bretagna e altri Paesi, e sulla sua composizione Mass of the Children (“La Messa dei Fanciulli”), composta dopo la prematura morte di suo figlio Christopher, giovane studente.
La musica di Rutter è molto popolare, particolarmente negli Stati Uniti, tanto che il programma “Today Show” sulla NBC è arrivato a definirlo “il più grande compositore e direttore di musica corale vivente”.
In termini di performance e successo commerciale, John Rutter è indubbiamente il compositore corale di maggior successo della sua generazione e, probabilmente, di tutto lo scorso secolo. Si stima, per esempio, che la sua “Shepherd’s Pipe Carol”, scritta quando era ancora studente, abbia venduto oltre un milione di copie soltanto di partiture.
MUSICA PER LA CATTEDRALE DI TARANTO
John Rutter (b. 1945)
- Il viaggio di S. Cataldo, santo irlandese; i mosaici della sua cattedrale
- La Cripta
III. Luce del sole, splendore e celebrazione
Sono stato felice quando il mio ospite e amico Pierfranco Semeraro mi ha invitato a scrivere un brano orchestrale che catturasse l’atmosfera e la storia dell’antica cattedrale di San Cataldo a Taranto. Questa era una commissione diversa da qualsiasi altra che mi fosse mai stata offerta: la musica doveva accompagnare i visitatori mentre esploravano la cattedrale, ma doveva essere ascoltata in modo molto personale, non trasmessa dagli altoparlanti ma trasmessa ai loro telefoni e ascoltata ai loro auricolari. Nessun commento parlato doveva interromperne il flusso. In verità, il medioevo doveva unirsi all’era dei computer.
Il poema orchestrale che ho composto, in tre sezioni continue, è la mia risposta individuale a questa nuova ed intrigante commissione, e spero che possa essere ascoltato con piacere anche nel contesto più tradizionale di un concerto. Prima di iniziare a lavorare, mi sono immerso nelle immagini della cattedrale e nella straordinaria storia della sua fondazione nel VII secolo: chi avrebbe mai potuto immaginare che fu fondata come chiesa da un monaco irlandese, Cataldo, naufragato al largo delle coste italiane di ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme? Il suo viaggio e la sua eredità irlandese si riflettono nella prima delle tre sezioni della musica, portando a un’evocazione dei risplendenti mosaici che abbelliscono la sua cattedrale. La seconda sezione scende nell’antica e misteriosa cripta, dove sembra di sentire il canto dei monaci da tempo scomparsi. Infine, mentre il visitatore sale ancora una volta nello splendore illuminato dal sole della cattedrale, ci uniamo alla celebrazione della sua gloria, prima con una specie di inno, poi con una danza gioiosa come avrebbe potuto accompagnare una grande festa in epoca rinascimentale. Le campane della sera portano la nostra visita ad una tranquilla conclusione.
Stasera ricorre la prima assoluta della mia Musica per il Duomo di Taranto, che è degnamente dedicata al Santo patrono e al popolo pugliese.
JOHN RUTTER
QUADRI SONORI
ARCHITETTURSA, SCULTURA E NATURA
SI TRASORMANO IN MUSICA
“Quadri Sonori” è un progetto dell’ICO Magna Grecia, in collaborazione con il Comune di Taranto, pensato per far scoprire il patrimonio artistico, culturale e naturalistico della città attraverso la musica.
La valorizzazione del patrimonio non può essere solo una pura operazione di gestione ed organizzazione, ma essa stessa deve essere una operazione culturale in grado di coinvolgere e diffondere.
Grandi compositori, interpreti, saranno invitati a visitare la città e a comporre, interpretando, chiese, luoghi sacri, monumenti, luoghi naturali; saranno così loro a dare qualcosa che ancora manca a questi luoghi: “un’anima musicale”.
Ogni residenza artistica in città, sarà propedeutica ad ogni opera d’arte musicale che andrà ad arricchire il patrimonio culturale fruibile in esclusiva nella Città dei Due mari. I “Quadri Sonori” sono uno strumento per connettersi con il luogo che li ha ispirati, il luogo viene raccontato con la musica, la composizione sonora trae ispirazione dal luogo stesso e la materia passa attraverso il suono e si trasforma in racconto.
Il progetto prevede in cinque anni la commissione di quindici brani originali. Il primo dei “Quadri Sonori” è stato commissionato al Maestro Remo Anzovino. Una composizione, la sua, ispirata dalla Concattedrale Gran Madre di Dio, registrata nel luogo di destinazione il 29 settembre 2021, eseguita dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano e il L.A. Chorus diretto dal maestro Luigi Reo, è fruibile da tutti attraverso la scansione del QR code presente su un leggio luminoso collocato all’interno della Concattedrale.
I “Quadri Sonori” sono una esperienza diversa dello spazio, una forma di conoscenza attiva e partecipata, dove La Musica, guida virtuale, genera un coinvolgimento sensoriale unico e inaspettato. L’interconnessione tra il luogo e la musica, genera un nuovo modello di fruizione del luogo stesso, contribuendo anche a cambiare l’esperienza turistica. Tanti i compositori interessati dal progetto i cui nomi verranno svelati, di volta in volta, con l’obiettivo di articolare un vero e proprio itinerario della musica da completare in occasione dei Giochi del Mediterraneo 2026.
Oltre a Remo Anzovino che ha realizzato il “Quadro Sonoro” per la Concattedrale Gran Madre di Dio del grande architetto Giò Ponti, ha aderito John Rutter, impegnato alla realizzazione del “Quadro Sonoro” per la Cattedrale di San Cataldo.
Il progetto “Quadri Sonori”, rappresenta una visione non statica della valorizzazione del bene, bensì una opportunità di sviluppo che parte dalla valorizzazione del bene ereditato dal passato per trarre nuovo impulso e offrire nuove produzioni culturali.