Orchestra della Magna Grecia, Matera e la ripresa delle attività musicali

Primo Maggio, l’ICO e il futuro
«La musica sta cambiando»
Interventi di Patrizia Minardi, funzionario della Regione Basilicata, e Luigi Piovano, direttore principale dell’Orchestra Magna Grecia. Moderatore, il maestro Piero Romano. Ripartire da nuovi siti e formazioni con pochi elementi. Raddoppiare i concerti, dimezzare le file. Una bella notizia: il teatro “Duni” torna al Comune di Matera.

Primo Maggio per celebrare i lavoratori e incontrare in videoconferenza il dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali e per la Cooperazione internazionale della Regione Basilicata, Patrizia Minardi, e il Direttore principale dell’Orchestra Magna Grecia, Luigi Piovano. Moderatore di un incontro “affollato” di musicisti e personale dell’ICO, il direttore artistico, il maestro Piero Romano. In coda all’incontro, la visione del video celebrativo della Festa dei lavoratori realizzato con la partecipazione di numerosi musicisti dell’Orchestra. Momenti di grande emozione, con una presentazione serrata e un montaggio agile. Prendendo per il verso giusto un momento storico, gravemente provato dalla diffusione del Covid-19, il periodo di quarantena sta servendo a conoscere ancora più da vicino, ironia della sorte, ciascun elemento della “squadra”. Nelle diverse riunioni il confronto ha consentito di mettere in campo nuove idee e scoprire fra direttori, musicisti, tecnici e personale, altre qualità fondamentali nella progettazione della ripartenza.

TORNARE AL SERENO
Riappropriarsi della serenità e rivolgere il pensiero a una stagione multimediale. «Non ci si può fermare – ha dichiarato il dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali, Patrizia Minardi – dobbiamo lavorare a una lenta, ma progressiva ripresa delle attività sottoponendo al Ministero dei Beni e delle Attività culturali soluzioni alternative; ci rendiamo conto che non è la stessa cosa programmare una ripresa passando dai concerti “sold out” cui abbiamo assistito prima del coronavirus, a fare musica con formazioni di pochi elementi: è un altro tipo di emozione». Massima attenzione rivolta allo stato occupazionale in Basilicata. «Sono seimila i lavoratori legati al Sistema turistico lucano – ha ripreso – in questi giorni abbiamo avuto modo di confrontarci con rappresentanti del settore su un tema così delicato, riscoprendo quanto sia importante il dialogo e condividendo insieme la bellezza di cercarsi sulla piattaforma; dobbiamo riappropriarci della serenità, pensare a quanto sarà importante tornare a teatro e sorridere alla persona accanto alla nostra poltrona, cominciando a come pianificare una prossima stagione con modalità multimediale». Infine, una notizia che ha rallegrato quanti amano la cultura. «Una notizia dall’alto valore storico: il teatro “Duni” è tornato nelle mani del Comune di Matera: una sala con mille posti a sedere: sede in via Roma, pieno centro cittadino, con un foyer importante e due ingressi; un altro fiore all’occhiello che la Città dei Sassi tornerà a mostrare con orgoglio ai suoi cittadini e al pubblico lucano».

DUE CONCERTI AL PREZZO DI UNO…
Covid-19, problemi nella Capitale, il punto di vista del direttore principale dell’ICO Magna Grecia, Luigi Piovano. «Mentre a Roma hanno chiuso il Parco della musica – ha segnalato il maestro – la nostra attenzione è rivolta a una ripresa che tenga conto di quanto dovrà essere importante organizzare l’ingresso alle sale che normalmente ospitano i concerti: la musica è cambiata, il pubblico fino a ieri si recava ad un concerto per rilassarsi e non sottoporsi a code lunghe ed estenuanti: bisogna pianificare la ripartenza pensando che una volta finita l’emergenza, ci auguriamo prima possibile, ci troveremo davanti un pubblico nuovo, desideroso di appropriarsi di antiche emozioni: una soluzione, due concerti invece di uno solo, raddoppiare l’impegno artistico, per dimezzare file e accontentare il pubblico». Musica italiana e posti di lavoro. «Non abbiamo solo Case automobilistiche o di alta moda, anche la musica deve salvaguardare posti di lavoro senza dimenticare che il brand italiano di maggior valore e il più esportato all’estero si chiama Verdi, Puccini, Rossini, Bellini: il Governo faccia una profonda riflessione su questo tema».

RIAVVICINARE IL PUBBLICO ALLA MUSICA
«L’impegno dell’ICO Magna Grecia – ha concluso il maestro Piero Romano, direttore artistico – è quello di produrre e far circuitare un concerto con lo scopo di animare e arricchire le offerte culturali di altri territori; il Covid-19 ha impresso una brusca frenata all’intero settore, ora è necessario pensare a un futuro immediato rivolgendo massima attenzione a siti ridimensionati, che saranno fondamentali nel riavvicinarci al pubblico; stiamo correndo il rischio di andare incontro al paradosso: contenere i costi di uno spettacolo impegnando sei elementi, ma dovendo esibirci con un contorno di dieci persone fra steward, medici ed esperti di varia natura».
Infine, due interventi. «Come Orchestra ci stiamo attivando – la segnalazione di Luigi D’Urso – con il progetto “Pubblico 2.0”, per incontrare mediante whatsapp i nostri abbonati per eseguire, a richiesta, temi dal vivo». «Firmato l’accordo per una Orchestra giovanile all’interno dell’ICO Magna Grecia – ha detto Miriam Bisceglie – dobbiamo incoraggiare un’attività che può rappresentare il nostro futuro».